Accostarsi invisibilmente
a quella orgogliosa reticenza
ch’è dolore o gioia
quando nasconde visivamente
il drammatico modo
di condurre la propria esistenza
come fosse quella diversità
il porsi distrattamente
nella certezza d’apparire
sapendo che quello,è giocare
si ritorna bambini…a pensarci
perchè riesci a trasformare la realtà
nella finzione d’un ruolo
nella finzione dei rapporti
nell’esser mai reale abbastanza
nel nascondere consapevolmente
quell’invisibile che è,eterno.
La sacralità, dell’inviolato
è ,quella sagacia che aiuta
a nascondere credendoci pure
che ciò che appare è verità
ed il gioco diventa reale
ma … crudele di bugia
che specchia la stessa bugia creatasi
in mancanza di presa visione
che l’accostarci a quell’invisibile
è la verità… non è gioco perverso
di cui ci si forgia l’intrigo vita
per sopravvivere nella mancanza
io direi … sempre d’amore…