Neanche l’amore

raggiunge la morte

quando il negarsi vita

rimane rifugio di dolore.

Quante luci spente dentro

sono i buii dell’anima

nella costanza di accasciarsi

sotto i colpi del negarsi

la canzone melodica dell’anima

l’unica che parla e dice

quanto desiderio è in te.

Desiderio infinito

d’un canto personale

come cigno regale di posa

che assume lo spessore vero

di pensieri e parole mai dette

di aliti perpetuati di silenzi

di struggimento protagonista

in quel proteggersi nella fuga

quasi che potesse amarti lei

…la fuga da te stesso.

Neanche l’amore

raggiunge il gelo dentro

quando è scansato ad oltranza

quasi che non t’appartiene respiro

eppure così puro e caldo

mentre vorrebbe resuscitare

quel Dio morto in croce

che diventa l’uomo d’ora

che neanche l’amore resuscita…