Nell’ognuno personale
che riusciamo a vedere
con lo spasmo del dolore
quando ascoltiamo il messaggio
d’un al di là che è al di qua
forse riusciamo a guarire
la parte insana di dolore
la parte sacra di verità
la parte dell’abisso voragine
che inghiotte la vita
divorandola e facendola tetra
d’una densità vuota
che non appartiene alla vita
ma alle tante morti inferte
nell’afflizione piegata e nuda
di quella dolorosa compagnia
…che è la paura.
Paura di vita
così lusinghiera d’editti
così falsamente menzogna
quando diventa apparenza
che mai è sostanza di vero
che non è mai oltrepassare
i limiti di quell’orizzonte
che potrebbe scoprire altro da noi
in quel noi di purezza
che è solo pianto universale
che rimane alternativa al dolore
quando morto alla vita
sai solo annullare parola…