Sempre quell’avventura

di esser vivi e un pò ricettivi

nell’espandere persino

quella legittimità d’arrivo

nel posto che ritrovo

in un’amicizia solenne

…dalle radici profonde

con quella negata propensione

che invece regala ampiezza

quando capisci ancor di più

le tematiche del dolore interno

che ci rendono così simili tutti

quando nessuno si spiega

…perchè trovarci un senso

è l’inizio d’un incominciare

…a vivere per un compito d’amore

non per routine che ti è capitata

d’esser catapultato a viverti.

Quanta intensità può essere

proprio l’azione di vivere

…nella compiacenza d’armonia

quando si svelano quei perchè

…così personali per ognuno

che solo afferrarli…dovrebbe essere

arrivare alla compenetrazione attiva

che ogni essere umano è unico

nell’intensità d’inspiegate mancanze

che lo indignano nell’incoerenza

di ferire ancora…se stesso

per avere ragione del dolore…