Il mio accucciarmi sempre
come un bisogno d’anima
che trasmigra nel pensiero
è nello scorrere libero
d’una penna che vibra
nella sua velocità afferrante
che condensa gli attimi sublimi
in parole che attraversano
prendendo forma ogni volta
di singulti e spasmi
in quella stretta arresa
alla mia anima che s’esprime
ogni volta cogliendo di me
la libertà di fragilità
nell’esser proprio io
cercatrice dell’ottimale
nella misura di quanto regalo
…riesco a porgermi nell’ora
…riesco a porgermi nel presente
…riesco a porgermi nella vivezza.
Non nascondo i miei palpiti
nè la mia umanità infinita
che mi accartoccia dentro
quella quantità di captare
da dentro…emozione e guizzo
da dentro…dolore e gioia
da dentro…guerra e pace
nel propendermi sempre a prova
che l’eterno è dentro me ancora
per quanto vive e lievita
…d’ali libere.