La parola scandisce
ogni agire umano
fin da quando è diventata
la nostra basilare espressione
per comunicare tra di noi.
Gesti e segni
cataloganti senso
delle cose…per le cose
del pensiero…per il pensiero
dell’anima…per l’anima.
Ostruire il suo comunicabile
incide come legno striato
nei colori infiniti che ci permeano
per definire anche l’indecifrato
quando questo è inespresso
chiuso nel tronco di quell’albero
che si può disegnare di fregio
che si può abbruttire di sfregi
che si vuole simbolo di irto
costituente certezze
proprio di quell’essere quel che sei
nell’ognuno essere perchè è.
La parola gioca ad essere
quella qualità che definisce
la sfumatura dell’incomunicato
quasi beffeggiando l’umano
rivestito in quel parlato di senso
ma è poi vero o meno
diventa il macabro male o bene
che ci fa appartenere ai vivi…
I couldn’t rwsist commenting. Well written!