Il desiderio d’essere

…sembra luce

che come nascente dal buio

in quella profonda notte

rappresentativa del piegato

rappresentativa del negarsi

ecco…cresce in se’

come la notte verso il giorno

come la forza natura

d’una ritmicita’ secolare

lunga un tempo definito

che definisce l’acquistar luce

allorquando da buio nasce

la luce che e’ giorno nuovo.

Quella notte

segna in te padrona

in quella pindaricita’ di radice

che sembra poi essere altro

in quanto espande di se’

il divenire diverso personale

che dai sogni proiettanti

apre il varco nell’oscurita’

di quei lampi geniali

che sembrano cosi’ pazzia

per quanto la luce li allontana

per quanto la luce li seleziona

per poi allontanarli del tutto

da quella verita’ cosi’ bella

che riusciamo a riaddormentarci

dimenticando quanto sono

dimenticando quanto e’ giusto

avere la luce dei sogni

che squarciano l’obbiettivita’

che strappano le maschere

che spaziano d’anima

proprio perche’ indicatori

d’una legittimante liberta’

…di credere ognuno

alla propria luce interiore

nella propria parte di sogno

che può diventare

come notte…giorno

come morte…vita

come cosa…persona

come nulla…tutto

come si’…io

come tanto…uno

come nero…luce.

Propendere mani

come ramo secco che vive

come fumo vago che s’allarga

dentro l’anima prende corpo

nel ramo che diventa colmo

nel fumo che scopre distintamente

l’ombra di te che sparisce

l’ombra di te che sovrastava

mentre la luce del giorno

mentre la luce dell’anima

e’ li’ che illumina di colpo

l’Universo che sei…