La debolezza nella fragilità
…così abusata
…così usata
…così violata
…così impressa
…così…nel ramo secco
apparenza di morto
apparenza di spoglio
apparenza di tristezza
nell’esser respinto da sguardo
perchè vedi ciò che è svuotato
in quella propensione d’urlo
che sembra l’eco di ogni singolarità
quando non si riesce ad attendere
quella vita che attraversa
quella linfa invisibile
per chi non è attento
…al minimo che è vita
sembra il fragore di accette
la noncuranza di non sapere
quanto ogni colpo mortale
gronda di dolore dentro vita
in quel sè che di per sè…è
nella ramosità secca
nella propensione al cielo
verso il blu d’immenso
che il vento non sposta mai
che il vento gioca di sè respiro
per quanto subissa l’impeto
di esser saldo di carezza
appoggiato di mani
che accarezzano l’apparenza morte…