Ci sfiora sempre
quel permeato soave
che sembra compagnoso
di effettivi sbalzi
quasi andando incontro
a quel divenir la speranza
esaudiente proiezione
di bellezza interiore
schiacciata nel fondo
timida d’essere poi
nel se stesso sconosciuto
quel presente che vivi
costante e preciso d’attese
come se fosse tutto ciò
solo vaneggiar della mente
che insegue comunque
la sua precisa meta
che distoglie la radice
quasi estirpandone senso
a proteggere l’insidia d’arrivo
d’umano destino
che si rotola di pensieri
mai di leggiadria d’anima
capace di alleggerire
l’incombenza di vivere
trascinati nella palta
sporcati da umanite frenante
che impedisce direi
il compito d’anima
corroboante d’energia buona…
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