Vento s’agita assai
nel suo sferzante gelo
che allontana le nuvole
dando spazio all’infinito
di celeste…di blu…di turchese
che sembra chiamare
nella bellezza esplodente
che circuisce l’anima.
E’ freddo di ghiaccio
ogni volta che arriva
ma resta l’illusione
d’un tuffo profondo
dentro perdere identità.
Trasportato è il pensiero
lungo la linea netta…lontano
così dritta che è invidia
quella rettezza di certo
che incute soggezione un pò
…quella piattezza uniforme
colma d’illimitato
quasi irraggiungibile
nell’affanno invece di raggiungere
quei confini dell’oltre
che sono nostalgico stretto
come una fatica crudele
che ogni volta t’innalza
e ogni volta t’inabissa
nell’andare a respirare soltanto
il limite d’ovvio al di qua
il limite d’oltre al di là…
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