Ho risposto proprio male
ad una vecchia signora
che mi ha solo chiesto
la normalità che a lei appartiene.
Inalberata l’ho rimproverata
dicendole con piglio
di non chiedermi ciò che
…non m’appartiene
perchè io non appartengo
nè sono categoria da etichettare.
Non ha capito proprio niente
…io lo so
ed in più mi sono creata inimicizia
che tra l’altro neanch’essa
…m’appartiene.
A volte vorrei la trasparenza
…scomparire un attimo
oppure sorvolare diversamente
quelle legittime sicurezze
che rendono felici le genti
in quel certo che rende perimetri
da dove io…fuggo di corsa.
Mi prende l’invisibilità
e divento impermeabile assai
a ciò che sento dentro sempre
come afferrandomi ad essi
come fosse l’ancora mia di salvezza.
E si parla a vuoto intermittenza
come valanghe di certezze
che io…non avrò mai
in niente dirò…è così
…perchè non lo è mai.
Nella relatività c’è la ricerca.
Nel dubbio c’è il credere…