Il mare sembra volersi
…arrabbiare.
D’improvviso…così
…il ritmo calmo
si trasforma in furia
…come un umano
quando sente afferrare
dentro il petto il gonfiore
…di rabbia esplosiva
che può trovare sgogo
o essere invece repressa
in un espressività…tante volte
addirittura di dolcezza
quando si finge accondiscendenza
e si è ben imparato a recitare.
E’ più apprezzabile la naturalezza
come il mare a guardarlo
che cambia da calmo a mosso.
Naturalmente si regola da solo
influenzato da correnti invisibili
ma esplode senza ragionarci su.
E’ più consono … direi
che quella rabbia umana fuoriesca
piuttosto che reprimerla d’imperativi
che non servono poi molto
se è rabbia…che sia
se è pace…che sia
è l’impulso di pace che è gioia
è l’impulso di rabbia che è dolore.
Il mare stamane è ciò ch’esprime
passa da gioia a dolore…