Il mare biancastro
sembra ghiaccio striato
da linee correnti
che sembrano fiumi sotterranei
che lasciano solco di vie
che s’intersecano tra loro
nel girovagare libero
che s’espande in superficie.
Il canto festoso di voci
è l’accompagno di gioia
nell’udir cinguettio
mischiato a carezza vento
nella soavità d’attimo
che raccoglie totalità
da un tutto espansivo
che è proprio emozione.
Si ferma interiormente
quella sofficità dell’incanto
come una preghiera all’Alto
che ti risponde a profusione
nel regalo qualità d’altro
che non si è apparenza
ma consistenza che fermi.
Incanto è meraviglia
che s’allarga e s’allarga
come una strada spianata
nelle vie dell’anima ascoltata
riempendo il respiro di bello
quasi quasi un sogno
eppur son desta…
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