Albeggia nei cinguettii
che presenti all’appello
iniziano a muovere il silenzio
quello della profondità
dell’insonnia di molti
quando presi dalla paura
son lì a soffrire d’amore
nel grande dolore Universale
d’incapacità da porgere
d’incapacità da raccogliere
quella mancanza unitaria
d’appartenere all’immenso.
E’ quel dolore che dovrebbe
unire il mondo di noi
strettamente alla condivisione
d’esser proprio manchevoli
di quella luce illuminante
che solo l’amore è capace
di agevolar ogni nascosto
vissuto come un handicapp
mentre realmente è coerenza
nel parlarne mentre capisci
quanto baratro divide l’umano
nella distanza del silenzio
che scava solitudine
mentre urlar verità di mancato
potrebbe essere coraggio di vivere
con la change del sapere
compagnia non divisione
dell’umano che si sente perdente…