Gabbiani sono a girare
ed uno…è sopra me
nel vicino vicino che sento
oltre a vedere…sento
che sembra approvare
quel mio sapere infuso
di parlottii con me
dentro la verità d’attimo
che mi consente molto
di ergere non difese assurde
di ciò che s’apre di sensazioni
nell’emozione d’ascoltare.
Ascolto e sento
la libertà che mi guida
all’assaggio dell’immenso
come fosse lui…liberante
che m’apre d’unica chiave
quella Universale che combacia
…con ogni piega che si spiega
…con ogni tassello che si allinea
…con ogni mistero che si svela
…con ogni grido che si espande
come ora…l’urlo dei gabbiani
si condenzasse di richieste lontane
quando sapevamo decifrare il grido
e magari rispondavamo d’ugual profuso.
Apro le braccia ad ali
e divento antico ritrovato
e posso capire davvero
l’immenso che racchiude il grido
…toccante grido.