L’argento del giorno
sembra costeggiar dentro
quasi che noi fossimo
quel mare così grande
ingovernabile di se stesso
che pur da sempre esiste
nella primordialità d’elemento
l’acqua…solo acqua.
Eppure così cangiante
si proietta nello sguardo
quando ne ascoltiamo musica
quando ci apriamo davvero
rimirandoci nello specchio
che ci risponde nell’immagine
nell’umore che s’affina
ad ogni vuoto che si riempie
come la stessa magia che affina
le emozioni che cavalcano
le lacrime che spuntano
quasi che quel vuoto da riempire
dovesse arrivare da più lontano
e quel rabbioso d’esistere
sembra portatore di sgomento
per quanto sei uno nel cambiare
come il mare che impetuoso travolge
e resta solo arresa al cambiamento
quasi che la tua vita…quella desiderata
s’allontana e poi s’avvicina
nell’incerto invisibile che diventi mare
…rabbia e pace…piccolo e grande…