Nel presto di mattino
c’è proprio frescolino
che direi…pungente e birichino
senza sole ancora nascosto
che dovrà scaldarmi presto.
Il freddolino intenso
tenuto a bada da ” tutona”
sembra penetrare
nonostante tutto…nel corpo
che non riesce a scaldarsi
preso dalla brezza intensa
che muove le onde canterine.
Ne val la pena comunque
sentir freddo esteriormente
mentre l’animo è così beato
da tutto ciò che è infinito
che il prezzo pagato
è degno di cotanto profuso.
Vorrei sempre nel costante
l’afferrar la densità
così tanta e tanta
che la gioia provata
mi ricompensa nel più di me
come fossi io…un contenitore
dove straripa quel tanto in più
che emerge per l’infinitezza incolmabile
nel desiderare d’afferrarlo davvero
e credo che sia questo…meraviglia
sentire che l’infinito è tuo
davanti…dentro…dappiù…