L’impervio è sempre libero
come se…proprio la libertà
lo distingue dall’ordine
quello perfetto delle cose statiche
quelle che non provano ad essere mai
solo disordine significativo.
Lo scosceso impervio
è così variabile
di colore…consistenza strana
che prende la sua piega
nella spontaneità che è libertà
nei ciuffetti variegati
…di forme e d’inspiegabile
quasi che ognuno di loro
…così variabile alla vista
racchiudesse un illogico perchè
che nel suo posto ha vita.
Le barchette…due
sovrastano il celeste mare
rumoreggiando di motori
con la scia potente dietro sè
a lasciare una traccia
d’un percorso fatto dentro
che scompare poi inghiottita
dalla vastità che sopraffà
la pochezza d’ogni via perduta.
Forse è il segnale di pensieri
che accompagnano lo sguardo
quasi a sfidarne lo scomparire
come l’attimo che fugace se ne va…