Capace di…

L’incompleto è perdente

piegato su se stesso

con una voracità di fame

che quel vuoto sembra mangiarti

per quel fare e dire

che è solo apparente senza vita

densità di mortalità

nell’esser vivi sì

ma morti nell’anima.

Afferrare l’incompleto di te

nel dialogo se si è capaci

nello specchio vero se ti guardi

nella intesa reale d’intreccio

è il cercare sempre dalla fonte

quell’unicità che deve rispecchiare

l’assoluto di un idea

l’assoluto di un ascolto

l’assoluto di un dolore

perchè gioia è così…ancora lì

perduta nell’incompletezza

che è solo coraggio

di porgere a te stesso ancora

quello che riempie di sorriso

quello che desideri di te per te

che non è materialità conquistabile

che non è apparente oblio facile

che non è pianto di rabbia.

Ciò che riempie ognuno

è quel veder cristallo

capace di…divenire incanto…

 

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