Prorompenza delle onde
sembra nel cavalcoso
la rabbia che s’esprime
quasi che in quel dirompere
ci fosse l’esclusività d’espressione
che sempre può accomunare
l’inesploso che dirompe.
E dirompe allargando
quella potenza che diventa
l’altra parte di noi
…quella nascosta
che può esplodere così
come mossa da invisibile
nell’espressione d’un pianto
di quella paura di vivere
che non è spiegabile
ma c’è…è sempre lì
in quel compito d’ognuno
d’essere carenti di coerenza
in quel diseguale dissidente
che appartiene al moto perpetuo
come il mare…sì come mare.
E’ il mare di noi
che a volte s’accartoccia
si arrotola…si piega
si arrovella dentro se stesso
in quell’inspiegato che si ribella
e prende possesso di percorso
quello dove si soffre un pò meno
perchè si è espresso l’attimo…
Visited 2 times, 1 visit(s) today