Patrizia che mai s’abbronza
è lì da giorni stesa
di fronte al sole d’agosto
prendendosi energia da lì
da portare poi nel freddo torinese
che…s’infila prepotente
quasi ricolmo di se stesso
da rendere quei cuori spaesati
quando il gelo è anche dentro.
Patrizia ritrova qui il sorriso
visto che l’infinito del posto
regala l’apertura giusta
ad amare con più slancio
la vita così strana
quando ti porge nella distensione
la dolcezza così nascosta
nel mai tempi giusti
occupati da sola nebbia.
Sembra quella nebbia esistenziale
la coltre d’irrisolto misurare
la pulsione naturale d’ogni creatura
che ha il compito solo d’amare.
Patrizia forse prenderà colore
dopo tanto e dopo tutto
sembra il donare spazio
l’apertura d’un anfratto
dentro il buio senza sole
che la rende amica di se stessa
forse ritrovando l’equilibrio
che è l’abbraccio della vita…