Selvaggio di me
è ciò che libera
nell’invece di sempre
il modo che non appare
ma si piega su sè.
Selvaggio di me
è la reale sofferenza
che mi piega in ginocchio
delusa da tanto
delusa da troppo
per tanto e per troppo
mai predominante
che si piega a cartoccio.
Diventa la palla
quella pesante che imprigiona
impedendo la fuga
nel mondo reale
di ciò che si è
nel nulla si dissolve
il grido d’amore di pieno
mentre il vuoto inghiotte
quel selvaggio di me
così bello per sè
così vivo per sè
mentre vivo e muoio
ogni volta risorgo
ogni volta ci provo
e son lì ad urlare pietà
sono umana sì
ma non demordo…
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