Le famiglie dell’estate
che invadono le spiagge
sono, la scena d’uno spaccato
triste e pieno di finzione.
Sembra ogni ombrellone
l’emblema d’un gruppo
che rappresenta la tipologia
d’un Italia così finzione.
Si pavoneggia il maschio capo
nel raccontare i suoi successi
nel visionare la bugia
coprendola di verità
senza mai dire che
…i soldi sono pochi
…la tensione futura è alta
…le vacanze sono ridotte all’osso
…le previsioni ancor più nere.
Per giorni interi…finge
una tranquillità fittizia
sperando che venga retto il gioco
dai suoi stessi familiari
che fingono uguale un tenore
assai più alto del potuto
assai più finto del finto
per non dar sazio al vicino
quello che d’ombrellone accanto
finge ancor di più di mille volte.
E’ il gioco dell’estate
non parlare mai della difficoltà
nel voler apparire quel che non si è…