Gabbiano appollaiato
…sull’isolotto scarno
così solo nell’immensità
che sembrerebbe quella pienezza
…consapevolezza assurda
di cui neanche ci accorgiamo
per quanto veritiera d’immagine
in quell’esser soli sempre
come fosse qualcosa tangibile
nella ricchezza di verità
quando c’è la sincerità vera
che la senti vestirti quasi
nella nudità di povertà
che è la solaggine profonda
rifugio d’altro certamente.
Le onde sovrastano di schiocchi
come fosse musica ritmata
mossa dall’impervio sovrastare
d’onde è che lente…s’acquietano
quasi che il sole appena sorto
fosse il calmiere d’energia
che placa il rumoreggiare
facendolo solo addolcire.
Dolcezza è l’unico aspetto
d’una natura equilibrio
che da sola regna e basta
ad insegnar di silenzio
il ritmo dolce di noi stessi
semmai ci fosse l’abbandonarsi…