Cibarsi d’anima
…come ultimo respiro
è morire d’amore
nell’intrecciar lungo cammino
…il gusto d’esserci.
E’ il consistente soffuso
che riempie come aria
polmoni respiranti
mentre l’unicità è vivere
con l’emozione il respiro
con la sensazione d’un prendere
…l’afferrato tra le mani
e riempirlo di te.
Riempire di te il respiro
e poi girarsi perchè è troppo
e poi punirsi perchè è tanto
e poi pensare perchè è…ti frena
ripiombo nel buco d’inutile.
Cerca l’umano di fustigarsi
con lo scudiscio del dolore
che incide solchi all’anima
nella fame di possedere
quel cibo a profusione d’interiorità
che affanna ancor di più.
Più il tutto e lì per te
più ne vuoi è lì per te
più fuggire è non pensare
più non si ama davvero
come un click oscurante
che ti lascia al buio dell’anima…
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