Riprendersi l’anima
impossedendola nella pienezza
di guardare oltre te stesso
in un’apertura che è amore
anche dell’impossibile raggiungibile
che se accarezzato da energia
sembra aprire di magia
…qualsiasi irrisolto
per quell’unione che comporta
…il canto d’anima.
Esso spiana i percorsi
esaudendo il giusto per te
allorquando si è capaci
d’individuarne il senso
che è oltre noi sicuramente
in quel mondo particolare
ricolmo di sensazione
che accarezza l’interiorità.
Quanto ce lo neghiamo
quello spazio ancestrale
già conosciuto che è dentro ognuno
in flash di ricordi lontani
quando eri libero di te
denso solo d’amore
che è la matrice Universale
già prospettata da Platone
che unisce spazio…luogo…tempo
in un’infinità talmente profonda
che raccoglierne mollichine
già sembra prendere possesso
d’una legittimità archiviata…