L’infelicità è diffusa
come una costante
che non abbandona
quell’umano che è grande
e non s’accorge manco
…di quanto lo è.
Dispiacermi di ciò
è non poter che piegarmi
nella mestizia cheta
di arresa all’evidenza
d’insanità così avanzata
quando osservo e peso
senza un briciolo di giudizio
da cui mi distanzio.
Vedo la guerra nelle case
tra consanguinei poi
è il massimo d’incomprensioni
che saettano come boomerang
a decapitare poteri di ruoli
ad uccidere le speranze singole
dentro un marasma esistenziale
che non lascia fuori nessuno.
Come nel piccolo così nel grande
e allora pure la terra sconvolta
nel disequilibrio di potere
nell’egoismo di fazioni
s’erge a creare caos distruttivo
che decapita le stabilità di popoli
che uccide gli ideali aspiranti
mentre muore la grandezza dell’umano!