Nasco di me
come il nuovo emergente
che trova strada lento
e poi m’esplode dentro
in questa creatività continua
che non pilotata da reale
sembra espandersi di creato
allorchè questo lievitare
d’interiorità meravigliosa
mi si espande di pace
come fosse in me
il continuo d’altra me
riconosciuta da un’egoità
che fine a se stessa
si placa subito di flutti
nel movente essere o meno
che da pezzettini digeriti
sembra essere poi…torta
soffice di pannosità
alta di crescita
dorata da cottura ottimale.
E’ una gustosità interiore
che annulla ogni gusto precedente
come se…per la prima volta
assaggiassi di me quel nuovo
che era silente ma costruttivo
che era pathos ma dolore attivo
come se…dentro ognuno
fosse quel credere in se stessi
quando la pace è gusto…
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