Ai miei piedi d’umano
si poggiano onde di mare
come fossero carezze
d’un infinito che ama.
Sono ondine piccine
che dentro il rumore
schioccano di baci
come fossero davvero
quiei baci per te.
Allungando lo sguardo
lo espandi fino alla fine
dove s’erge la linea
d’un infinito che sembra finire
mentre come d’incanto
t’accorgi d’esser tu stesso
un infinito che s’apre.
Sintonia che si crea
come la musica d’anima
che porgi all’eterno
quasi a renderlo tuo
quell’eterno infinito
che rispecchia di te
umano o divino
qual si voglia…lo scegli
e puoi davvero dentro te
aprire il contatto con Dio
aprendo te stesso…lo senti
e sei tu…ed è lui
e sei uomo…e sei Dio
e sei…uno con Tutto…
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