Il treno rincorre le distanze

come un oggettività intrapresa

quando creato apposta

crea l’accorciar di spazi.

Il treno corre lineare

su un sentiero di ferraglia

creato per dargli vita

nel raggiunger obbiettivo

allorquando arriva a destinazione.

Il treno sfreccia veloce

senza apparenza di dolore

mentre dentro il suo corpo

c’è il contatore della vita

d’un pelegrinaggio dentro essa

d’ogni viaggiatore che carrella.

Il treno costeggia il mare

e…qui dall’alto sembra giocattolo

di quelli ferragliosi e luccicanti

che riempiono plastici arditi

mentre chi gioca felice

si riprende una fetta dimenticata

nell’oblio del passato

quando sognava ed era creatore

mentre oggi si riprende il sogno

e crea,il modo d’asserire

che prima o poi…arriva il sogno

che sia plastico o meno.

Per ognuno c’è l’opportunità

di rendersi regalo d’attimo

nel treno sbuffante dentro corsa…