Infinito a cui devo
e…voglio inchinarmi
sembri corrispondermi
in quell’emozione cantosa
che comunque si crea
fosse quasi il legame
tra il toccabile interiore
e il toccabile di sensazione
quella amorosità di sensi
che crea afflato invisibile
allorquando la sensibilità
che ci accomuna
sembra tutta piena
anche se è solo esclamazione
il giubilo di prorompenza
che si allarga nell’infinito.
Specchio di me stessa
l’anima sembra colorarsi
proprio da trasparenza
proprio da impalpabile
che sciorina gocce
come panno steso al sole
la mia corposità s’asciuga
plasmata da gocce d’immenso
che dall’infinitezza abbracciosa
risponde di mutezza parlante
risponde di battito d’ali
quasi che l’esplosione interiore
potesse così volare
ed andare dove vuole essere…
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