Musica…rifugio d’anima
quando ascoltare il mondo
sembra un lamento continuo
dentro le insoddisfazioni
che hanno aperto crepe incolmabili
che senza soluzioni sono lì
…a bussare imperative
nell’animo umano
così elemosinante di certezze
come se esse dipendessero sempre
…dai comportamenti altrui
mai da un’errata visione
nell’interpetrar la vita
sempre incolpata d’ingiustizia
quando poverina…bussa sempre
a cercar di bucare l’essenza
d’un amore primordiale
…il più grande esistente
verso ciò che accade di crescita
nel prender visione d’importanza
nel vivere il presente respirandolo
nel guardare senza sguardo indietro
che direi non serve che aumentar
quel vuoto che deve riempirsi
…di ora non di ieri
…di ora non di dopo.
Sembra l’eternità presa a pugni
sembra l’unicità mai considerata
per quel che sei ora
essere umano che ti nascondi
dietro i paraventi d’accuse
dietro i vuoti altrui che fai tuoi
dietro la buona fede di chi non sa
…la giustizia dell’amore
quella gratuità con cui si è
…davvero esseri umani
dotati di un pizzico in più
per quell’imperativo
che non è morale o giudizio
ma riflesso di insito posseduto
che spargiamo così malamente
dissolvendolo nel vento.
Quella creanza posseduta
viene estirpata come erbaccia
e bruciata nelle possibilità
di perdonare…di capire…di accettare
di aprirsi di grandezza
non chiusa nella pochezza
così facile da esibire
così usuale d’abitudine
nell’essere accette come punte
invase di velenosità
che fa male ed uccide solo
quella realtà umana…inumana
di credersi potenza d’altro.
Che fine mai sarà l’umano
che non crede nel suo essere
ritrovando pace con se stesso
mentre la musica è così immagine
d’altro…sì…d’altro
…armonia.
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