Nella vicinanza ondosa

il mare…sembra movimento

che…cullante d’espressione

s’affloscia in impeto

quello personale raccolto

da un penetrar mistero

d’un muoversi comunque

di tutto ciò che è divenire.

Allontanando sguardo

sembra la ghiacciosità

d’una stasi strana

ripercuotersi interiormente

come se il riflesso del quieto

fosse quella stasi

che poi…non serve a nulla

se non a riempire anima

già destata da richiami

…ti abbracciasse di comprensione

invisibile ma…presente

come un altro richiamo

che ascolti e porti dentro

come fosse la natura espressione

…d’ogni forma invisibile

spianata nel divenire

altro e altro da te.

Dall’intreccio di contrarii

…movimento e stasi

rispondi di silenzio anche tu

quasi che l’inutile del tutto

trova la sua forma ideale…