L’infinito,tante volte

…non recepito

non osando assaporare

quella condensazione

che…interiormente si scioglie

dentro lacrime esprimenti

dentro gioie non apprezzabili

perchè non toccabili

e neanche imposte nè apprezzate

perchè…la gioia

è facile dimenticarla

mentre…il dolore

è quel tenace pianto senza lacrime

dove le nascondi

…per vergogna

dove le centelleni

…come fossero arresa.

Il pianto…il riso

contrarii che sono di tutti

contrarii che abbondano

svuotati per dar significato

trattati con sufficenza

per timore d’esser immaturi

quando sono il fascino di crescita

nel diventare degno d’umanità

quando riempitivi di consistenza

nelle pieghe d’anima che s’esprime

dentro proprio quell’infinitezza

che appartiene ad ogni alito

nei contrarii c’è poi sempre unione

quando scegli per te…quella forma d’essere

…un infinito, d’amore

tra cielo e terra…