Gli urli dei gabbiani

…sembrano umani

densi d’angoscioso

quasi incontrando

quella profondità ferita

che la terra trema

quando l’umano impazzisce

nel delirio di potere

che in realtà è solo apparente

appartenente a quella dissociazione

che l’idealità di razza

trasforma in crudezza inferta

con un narcisismo costruito

dentro il lasciare tutto qui

comunque…dovunque sei

comunque…chiunque sei

e…quella crudeltà di gesti

è solo l’ultimo grido

come quello dei gabbiani

che non arrivano ad attingere

altra fame dentro il mare

che è libero di porger frutti

che è libero di trasformarsi

da re a servo

di chi è solo libero di…scegliersi

se urlare di gloria

se urlare di dolore

se urlare disperazione o gioia

e i gabbiani lo sanno

ma l’uomo è quel che è…