Vegetare con l’assillo fisso
del passato che rincorre
come se fosse assassino
attraverso la vita
che si è fermata al palo
…quello del dolore
mai prospettato al presente
e giammai al futuro.
Pur desiderando la vita
si muore ogni giorno un pò
fino a diventare da vivi
…cadaveri putrefatti
…piegati e fermi
al sacrificio spreco
della giocosità insita
in quel variabile che è
proprio…la vita
che cresce in noi comunque
che và avanti indipendente
…comunque e dovunque
per la strada che prende
intrisa d’accadimenti
ben lontani dallo spettro
di quel fantasma che rincorre
come fosse morte prematura
in uno stallo esistenziale
che arreca solo dolore
che acceca solo di disagio
e la vita…non è questo
e la vita è…proseguire…andare avanti…
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