Credo alla solitudine
…d’un mondo disperato
piegato al potere d’irreale
credendo, che sia vero
quel grande grado d’impotenza
davanti a quel vuoto interiore
che non si colma mai.
E’ la ferita inflitta
in quel fuggire ad oltranza
da se stessi di sicuro.
Incolmabile fame d’amore
che è l’unica pecca d’unione
mortificata d’anima
nell’incapacità d’essere
per lo meno consci di sconfitta
nel perdurare continuo
di insensatezza esistenziale
che non arriva a disincantare
la pretesa d’esser felici.
Inconsapevole viaggio
è la conquista d’un materiale
che offende la pelle persino
d’un animale selvaggio
piegato all’addomesticato
scambiando civile connubio
tra il fare e dire
mai combacianti ad amore
nel trottolare girando
senza più potersi fermare
presi dal potere pretesa
d’esser pure umani…