Il ciò che è dinnanzi
risponde a tutto il visibile
che rende l’invisibile
proprio nel ciò che è.
E’ un’infinita possibilità
di essere altrove
forse al limite del sapere
forse ai margini d’ovvietà
in quel porgere a se stessi
l’incanto nel canto.
E’ lo specchio l’anima
…così limpidezza
che può confondersi persino
con le mille tonalità
di ogni attimo interiore
in quella serena arresa
che è solo grado di misura
in quell’afferrare donandolo
…la superbia dell’attimo
in cui ti senti sovrastare
nella potenza d’essere.
E sei inconsapevolmente
la magia di non essere
…nell’essere re.
E’ il regno dell’assoluto
colmo solo di comunione
attraverso quel ciò che è
…visibile e bello
che condividi dolcemente
con la magia afferrante…
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