Danzare il mondo
nella paciosità…mai guerra
dove esisterebbe a volerlo
per quei tanti ancora…amico mio
c’hanno dimenticato l’idea
d’una danza d’uguaglianza
in un utopia che da sempre
accompagna l’uomo.
Quanta tenerezza il tuo scritto
che apre il mondo
…dentro uno sguardo
quando non s’appartiene
…che a se stessi
lontano da casa
quando si sceglie…la vita
…che a se stessi
lontano d’affetti
quando si sceglie…il dolore
…che a se stessi
lontano da soprusi
quando si sceglie…forzati.
Caro amico d’un tempo lontano
confinanti di case vicine
nell’Italia …per tanti rifugio
d’un pò …solo un pò di rispetto.
Danzare il mondo
in quella libertà individuale
quando c’è la costrizione e si piange
…quel profumo di terra propria
…quel suono di canti che son patria
dentro quel volo d’emozione
che tu porti ancora nel cuore
anche dopo tanti anni…amico
…porti stampata la sofferenza
di vedere il tuo pezzo di terra
che non è orgoglio di civiltà
ma terreno…ancora e sempre
del potere di Dio danaro…