Pioggia di consapevolezza
vorrei che fosse per tutti
anche per me…di più e più
come a voler riempire
di qualcosa di più ancora
d’ascolto…di conoscenza
nel mare d’esser cose
mai persone…mai pensanti.
Servisse la pioggia
a ridimensionare la superficie
…quella delle apparenze
…quella del nascosto
…quella del sussurro che s’ode
che è dentro il nostro palpito.
Il nostro palpito è l’ascoltarsi
nell’andare a prenderlo
dovunque è…ripescarlo
dovunque è…udirlo.
Che la pioggia possa essere
…polvere magica nella goccia
meraviglia che riesce a fuoriuscire
in quel sentirsi forse più soli
perchè chissà…quando piove
si sente di più d’esser soli
per quella sorta d’estraneità
ad un evento che non puoi fermare
che nella natura esprime forse pianto.
E’ l’Universo che piange
anche lui umanizzato all’improvviso
e piange noi…e lo sappiamo
e…lo capiamo…