L’inseguirsi dentro
…in quella ritmicità
che non è superficie
in quell’ascoltarsi
nella vibrazione
dentro il vuoto mancanza
che è morte di te
si ode forte sempre.
E’ inutile fuggire
dal ritmo morte
in quel rinsecchire interiore
che piano è lì
a silurare colpendo.
Silente galoppa dentro
in quella corsa perdente
con la rabbiosità dentro
di non riuscire a colmare
il lontano…così lontano
che ti sembra d’ingoiare
quella felicità gioiosa
dove la luce non è ombra
dove la luce ti penetra
come fosse quel guizzo
…un’altra tipologia di corsa
nell’acquistare forza
che ti pompa nell’abisso
densità trasparente
che è dolcezza…che è tenerità
che è…pianto lavante
quella morte amica tua…
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