Mare…ancora furia
che si dibatte d’impeto
…in quella maestà
che affascina d’emozione.
Mare…ancora furia
che sembra grande assai
in una spazialità espansa
che fa perdere pensero
in quel tuffo immersi
…nella natura impervia
…nella selvaggità liberata
che non ha più freni
…libera d’espandersi
senza limiti di sè
come l’urlo di gabbiani
come l’urlo umano
che…non represso da umanità
s’apre come liberazione.
Si perdono gli urli
dentro il fragore continuo
che nella sua energia s’ode
supera anche se stesso
nel cavalcare il suono
in un eco che rimbalza.
Sembra sbatter anch’esso
nel rimbalzo fra montagne
mentre l’estasi di me
…e perdersi rincorrendo
annaspando tra il sospiro
di ritrovarmi ancora e ancora
…nell’emozione.
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