Sentire quella voce
che riconosceresti ovunque
in quel chiedere
…come stai
è la gioia gratuita
d’un riconoscere un perchè.
Sentire quel timbro
che riempie un filo freddo
è trasmissione di calore
che sembra avvolgerti di carezza
come se…la tua anima
avesse ricevuto carica vitale
in quello spegnimento del tempo
che arreca solo mancanza.
Sentire oltre te
quanto riconosci di bello
in quel sopito affetto
che è altro…che è mancarsi
che è altro…che è pazientare
che è altro…che è pensarsi.
Sentire è guardarsi così
da una voce c’è lo sguardo
da una voce c’è quel mai detto
da una voce c’è quel sapere comunque
da una voce c’è l’attendere.
E ,la voce..diventerà realtà
e la voce…sarà musica d’anima
e la voce…quella voce
sarà un viso…sarà l’abbraccio…
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Adesso che ci penso, un po’ mi manca quella voce; ma poi basta distrarmi e riempire quel silenzio con ogni tipo di rumore, per pensarci di meno…
Ti abbraccio Gianda!!!