Una tavolata grande
…d’allegria intenzionata
già ritardataria ad arrivare
comincia con bacini dolci
a chieder scusa di poca cortesia
spero che stasera…si diverta
in un misto di sembianze
nella stranezza di tipologie
che or ora descriverò nel dettaglio…
Fabio… ascoltatore provetto gioca
…col telefonino…con espressione attenta
Enrico… fuma e chiacchiera con enfasi
…dimenticando lo stress di lavoro ritoccante
Luca…spento di espressione sembra rapito
dalle voci degli astanti …napoletani…lui di Milano
Giuseppe…è sorridente come sempre
…dentro un assenza ben mascherata
Maria…si sente protagonista come mai di ruolo
e…posizione che di solito non le appartengono
Franco…è verso il cibo proiettato aspettando ansioso
…di affondarsi dentro gusto
Rosanna…stralunata di sorrisi perde in fondo
…solo pezzi di se stessa
Gianni…sorride dentro occhi quasi dimenticoso
…d’un identità
Gemma…scrive lì sul tavolo non si sa che cosa
…abbastanza nascosta dentro cose
Andrea…non lo conosco affatto ma credo che il “13”
che voleva renderlo fuggiasco… sia risposta
Maddalena…è seria come sempre …composta ed equilibrio
…d’una napoletanità educata
Damiano…dolce come sempre è il cuscinetto d’educazione
…che và al di là di tutto
Perla…compostezza d’un cane ben coccolone nel pretendere
…l’eterna attenzione dentro carezze porte da tutti
Gianda…è solo un pò stonata ma scrive su richiesta
…il flash di ciò che vede e sente.
Una tavolata grande
…affamata di cibo ed altro
rimane lo spaccato di realtà
dietro le maschere d’ognuno…
Not really being used.