Caro amico d’ora
ma…ancor prima io so
…c’eri.
Io non penso sai
quando…le parole
seguono il ritmo delle pulsioni
come guidate da un infinito speciale
che innalza le sensazioni
dando vigore all’immenso
questo immenso mortificato
a volte reso invisibile
a volte reso inesistente.
Ecco…io afferro tutto il dolore
quello di vivere uniformandosi
in una ribellione d’adolescente
che caparbia bussa a me
quando vento bacia pensieri
quando esser soli è canto
nel beare il cuore all’apertura
di tutto questo immenso innanzi
che sconvolge il mio volare
in quell’altrove che tu sai
dove la pace è distesa verso
dove la linea delle certezze è vaga
ma non nel caos esistenziale
…dei perchè e dei come
ma ondeggia la mia emozione
e tu la prendi così…tra le dita
e sorridi sai…sorridi perchè sai…
Hai ascoltato il vento e preso l’immenso…