La…incantevole atmosfera

dentro un risveglio

che tante volte è tormento

di…inquietudine profonda

che sembra inseguirti

anche dormendo nella sua

…presenza.

E’ un groviglio di matassa

in cui a volte mi perdo

come a voler a forza

prendere dei pesi che non so

…sono troppo grossi

per quella mia fragilità

che mi rende oltremodo

…debole e forte.

Non so…è crescere

o forse è non volerlo più

o forse è sfidarsi da soli

in quel ginepraio assurdo

che è il connubio strano

di due forze così contrarie

…anima e mente

che non trovano gli accordi

d’una musica così interna

che è inspiegabile di stranezza

il concerto che ascolti a volte

…nel muto tuo.

E’ l’incontrarsi senza amicizia

nella contesa empedocliana

d’un divenire nuovo

dalla quiete così…nel divino

il tuo divino tanto presente…