Infinito che…mi possiedi
regalo d’un appartenere
alla consapevole ricchezza
di possederne tutto il dono.
Infinito che…mi meravigli
ogni volta e…sempre
come fosse la prima volta
che abbandoni dentro me
come fossi il mio respiro
mentre vivo in piena.
E’ un traboccare d’estasi
quando la musica dell’infinito
s’infila sinuosa e prepotente
prendendo corpo dentro
regalando simbiosi d’eternità
che l’attimo…è durevole
…trasportante solo silenzio
da cui s’erge raccolto d’emozione
in quell’andare dentro l’invisibile
…rendendolo parole.
L’invisibile è questo venticello
che accarezza di consapevolezza
anche se è vento e…la trasparenza
…è palesemente vera
che…in quell’esserne trapassati
nemmeno t’accorgi di quanto è
…limpidezza con te stesso
immemore di tanta consistenza
che…come il respiro
…è dentro te.