Sempre al mattino
gabbiani distendono
i loro corpi al sole
aspettando lo spuntare
per alzarsi poi…in volo
non appena s’alza
…nel suo vigore splendido
potente di luce segnante
…un altro giorno.
E’ la serie infinita
di gesti mai fermati
di gesti mai gloriati
invasi da vortice
nel diventar pastocchie
…d’inutile che prevale
in tanti gesti densi.
E’ una densità la vita
in ogni risveglio regalato
in ogni non fermato udire
distratti dalla velocità
di quel vortice frullatore
che ci gira proprio apposta
in maniera che mai si può fermare.
Veloci…strizzati…automi
perduti e perdenti nelle cose
come se queste fossero padrone
…d’ogni palpito di noi
mentre muoiono cellule
mentre l’inesorabile c’abbraccia
e l’invisibile rimane lontano…
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