Tornando a casa
…dopo il mio sempre
salutar l’infinito
…un gruppo di gabbiani
folto e compatto
volava intorno a me
come in picchiata
…urlanti d’una gioia
che non avevo mai sentito.
Mai ho saputo così tanto
…una infinitezza densa
nel suo silente messaggio
…in quell’urlo compatto
tra di loro uniti
…di libertà
…di maestà
…di gloria sacrale.
Ho solo pianto
io…di felicità
per un regalo così prezioso
che il cielo mi ha donato
nel provare l’emozione spaccante
…di qualcosa che dovevo capire
captando da quelle ali aperte
…il gusto di vivere
e poi…segnarlo come preziosità
scolpita e…assaggiata
col gusto di un nuovo aprente
come aver aperto altro di me
in quelle ali di bianchezza
…c’era tutto.
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