Cani latranti
…hanno forse fame
come se…nello strazio
…di quel vuoto di pancia
ci fosse invece
un’altra misura di dolore.
E’ il dolore di trascinarsi
…col peso di disagio
dentro un risveglio per tanti
pigiati nel vuoto d’un ritmo
che non è sintonizzato
con quel bisogno interiore
…di appartenere a qualcosa
forse a qualcuno
come i cani latranti
…ch’esprimono pena infinita
d’una condizione disamorevole
verso chi ha la pancia piena
e…non capisce la fame.
Metafora d’altro voler dire
come esempi di distrazioni
che in quel pigiato d’ognuno
sono l’infinita distorsione
di vedere le cose…coprendole.
Non vedere e…non soffrire
non parlare e…non soffrire
come cani latranti
c’è solo dolore d’amore
pigiati di nulla che è lì
a…far urlare persino loro
…i cani latranti.
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